C’è un uomo che parte da Roma nell’estate del 2015, con una bicicletta carica di sogni e un bagaglio essenziale, senza smartphone, senza mappe digitali, dormendo tra i boschi, i fiumi e le stelle
(…) Scacchetti non ha scritto un diario di viaggio, ha scritto un romanzo. E in questo sta la forza del libro: trasformare la cronaca reale in narrazione visionaria, fondere le immagini del paesaggio europeo – l’Aurelia, le Alpi, le brughiere del Nord – con l’intimità di un percorso personale fatto di malinconie, slanci, errori e rivelazioni.
(…) 6025 volte me è un libro che respira, che fatica, che suda e che sogna. Un libro da leggere come si vivrebbe un viaggio in bicicletta, senza tappe prestabilite, lasciandosi sorprendere, sostando quando serve, accelerando quando il vento è favorevole.
Estratti dalla recensione a firma di Domenico Palladino per Cicloturismo360 dell’11/04/2025
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